DISTURBI TOUR
28 giugno 2018 – Roma – Letture d’Estate – con Paolo Restuccia, Antonio Veneziani e Alberto Gaffi – ore 21:00
22 agosto 2018 – Vasto – Nuova Libreria – con Emanuela Petroro e Maura Chiuli – ore 21:00
31 agosto 2018 – Alvito – Festival delle storie – ore 17:00
12 settembre 2018 – Ferrara Biblioteca Ariostea – con Francesca Mariotti – ore 17:00
12 ottobre 2018 – PrinZaum Bari – con Miguel Gomez e Anna Rosa Melillo – ore 18:30
21 ottobre 2018 – Cave – Caffè Corretto – Pub di Piazza Marconi – con Simona Mangiapelo – ore 17:30
26 ottobre 2018 – Napoli – Io ci sto – con Enza Alfano – ore 18:30
6 novembre 2018 – Bologna – Ubik Irnerio – con Alessandro Berselli – ore 18:00
23 novembre 2018 – Roma – Tomo Assaggi – con Giorgio Patrizi e Marilena Votta, legge Francesca Romana Nascé – ore 19:30
24 novembre 2018 – Montalto di Castro – a cura della Libreria Bianconiglio presso il complesso monumentale di San Sisto – con Alice Felci – ore 17:30
8 dicembre 2018 – Roma – Più libri più liberi (via Asia, 40-44) – sala Giove – con Giordano Tedoldi e Paolo Restuccia – ore 14:30
14 dicembre 2018 – Roma – Tra Le Volte – con Marco Fioramanti e Giorgio Patrizi – ore 20:30
15 dicembre 2018 – Roma – Libreria I Trapezisti (via Laura Mantegazza, 37) – con Marco Rinaldi e Luigi Turinese – doppia presentazione Il Grande Grasby-Disturbi di Luminosità – ore 19:00
4 gennaio 2019 – Civitavecchia – Teatro Nuovo Sala Gassman – con Danilo Catalani – ore 21:00
30 gennaio 2019 – Roma – Libreria Altroquando (via del Governo Vecchio, 83) – con Leonardo Luccone – ore 20:00
15 febbraio 2019 – Milano – libreria Verso (corso di Porta Ticinese, 40) – con Demetrio Paolin – ore 18:00
16 febbraio 2019 – Torino – Cavallerizza Irreale – Spazio Parentesi a Cura di Ivan Fassio (Via Verdi, 9) – Presentazione + Performance con Manuela Maroli – ore 19:00
2 marzo 2019 – Matera – Mondadori – con Mariella Soldo e compagnia teatrale Notte Errante – ore 18:30
10 marzo 2019 – Bari-Santo Spirito – Dinamiche Culturali via Napoli 125 – con + Performance Ilaria Palomba e Miguel Gomez – ore 19:00
6 aprile 2019 – Cantù – Bookfestival – con Alessia Sorgato e Rosa Teruzzi – invitata da Alida Paternostro presso Le sfogliatelle associazione culturale – ore 18:00
6 maggio 2019 – Parma – Feltrinelli – con Gian Carlo Zanacca e interventi musicali di Gloria Gorrieri – ore 18:00
giugno 2019 – Ventimiglia – Biblioteca Comunale – con Luca Perrone – ore 11:00
settembre 2019 -Vigevano – La stanza di Linda – presso C’era una volta – con Demetrio Paolin – ore 18:30
RASSEGNA STAMPA:
Una volta l’estate. Recensione di Marilena Votta
Una volta l’estate
La distopia di un mondo nel quale l’estate rovente continua ad avanzare implacabile è entrata nei miei pensieri.
Non mi lascerà più. Questo libro è un mondo di porte che si dischiudono sulle brillanti oscurità che ci sforziamo di nascondere agli occhi del mondo. Ma Maya non vive di maschere. Maya, la protagonista, cerca l’amore e l’accettazione delle sue contraddizioni.
Lei vuole rimettere insieme i pezzi e ritornare integra attraverso la socialità di un matrimonio con Edoardo Carducci, addirittura sposato due volte, con rito civile e religioso. Per un po’ la sicurezza del matrimonio sembra farle trovare un posto nel mondo.
La realtà però è molto complessa e di fatto il matrimonio, e la successiva gravidanza, fanno esplodere il precario equilibrio di un’anima la cui sensibilità è troppo grande per essere compressa in un ruolo.
I due si cercano e si sfuggono in un tempo sospeso che ripropone sempre la luce accecante di un torrido paese del sud, di una casa a Roma con lenzuola disfatte e sudate o di una loro precedente vacanza in Grecia.
Il tempo del romanzo è un tempo talmente denso e immobile da rendere tangibile quello che tante volte pensiamo accada in mondi paralleli. Non c’è altro che un eterno, terribile presente, in cui tutto è destinato a replicarsi. I mondi pregni di colore delle tele di Maya, in particolare “la donna con il braccialetto”, esplodono dalle pagine di carta e ci macchiano l’anima.
Sfumature di blu oltremare, rossi sanguigni e voraci, profondità che ci ricordano che la realtà che viviamo è davvero solo un velo.
L’incontro con Anya, la postina inquieta e seducente, e l’allontanamento di Edoardo in una missione di pace fanno evolvere gli incubi frammisti ai ricordi traumatici di un’infanzia vissuta sotto il segno della perdita del padre e dell’inaffettività della madre.
Maya a un certo punto perde tutto, pure il suo nome, tanto che i medici finiscono con il chiamarla signora Carducci, cristallizzata nel ruolo di giovane moglie e madre, e questo sarà la miccia che farà esplodere le contraddizioni di chi le vive accanto e non vuole lasciarla libera.
Chi vuole bene a Maya? Sicuramente i lettori. Quelli che amano le storie di persone con problemi, quelle che sembrano sconfitte e invece sono solo alla ricerca di qualcosa di autentico oltre la corporeità.
Le voci di Maya ed Edoardo sono inframmezzate da quelle di Anya, della madre di Maya, del ginecologo, dallo psichiatra che ci portano, ognuna nel loro mondo. E questa coralità che non si sovrappone ma rimane incalzante e lirica è propria dei bravi scrittori, quali sono gli autori.
Il romanzo sfugge a qualunque genere entrando in una sola categoria: quello delle cose lette che non dimentichi e che ti seguono come ombre attaccate all’anima.
Bellissimo.